LA TURCHIA CALPESTA I DIRITTI UMANI DELL’ ISLAM!

Il 10 agosto Kevser Eltürk, nome di battaglia Ekin Wan, la guerrigliera delle Yja Star (Forze di difesa delle donne del PKK- Partito dei Lavoratori del Kurdistan, impegnato a combattere l’ Isis ai confini con la Turchia), è stata uccisa in uno scontro con le forze di sicurezza turche nel distretto di Varto, nella provincia di Muş in Turchia. Dopo la cattura la donna è stata brutalmente violentata e torturata prima di essere uccisa, ed il suo corpo nudo trascinato per chilometri e infine gettato in strada come un rifiuto, quale macabro monito per le donne ed i combattenti curdi.

Si tratta di un crimine disumano che viola i diritti umani come sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ Islam, firmata al Cairo nel ‘90 dai paesi aderenti all’ Organizzazione della Cooperazione Islamica, tra cui la Turchia, il cui art. 3 impone di garantire assistenza ai prigionieri di guerra offrendo loro riparo, cibi e vestiti, ed il successivo art. 20 che vieta di sottoporre qualsiasi individuo “a tortura fisica o psicologica o a qualsiasi forma di umiliazione, crudeltà o trattamento contrario alla dignità”. La Turchia: una Repubblica Islamica che viola i Diritti Umani dell’ Islam.